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VERDE FUTURO

L’ attenzione di tutti, o quasi, in questi giorni è puntata sul nostro futuro che deve essere “green” per forza e non per scelta, sempre che siamo ancora in tempo ad avere un futuro.

Negli incontri internazionali denominati G8 e G20 e Cop 26 di Glasgow, tutti orientati sul tema dell’energia green e sullo sviluppo sostenibile, pare non sia venuto fuori nulla di concreto, anzi sembra che colossi industriali che contano quasi metà della popolazione terrestre come Cina e India, non abbiano proprio intenzione, in tempi brevi, di abbattere emissioni, di utilizzare energie rinnovabili o di ridimensionare la loro produzione.

Lo scenario è quello di un panorama catastrofico, dove si parla, si parla, bla, bla, bla, ma nessuno fa nulla, nessuno cambia il suo atteggiamento e le cose vanno avanti verso l’inesorabile catastrofe …. E probabilmente è così! Ma noi possiamo fare qualche cosa? Certamente possiamo fare molte cose: 

  • – Anzitutto impegnarci personalmente, individualmente nel quotidiano affiche le cose non peggiorino, anzi vadano meglio: gestione dei rifiuti domestici, consumi più attenti e oculati, sorveglianza del territorio (non facciamo finta di niente quando qualcuno butta il pacchetto delle sigarette …. o lascia le macerie per strada). INCOMINCIAMO DA NOI.

  • – Le istituzioni devono finire di prenderci in giro con raccolte differenziate, che vengono poi rimescolate vanificando tutto con costi maggiorati che non portano a nulla, anzi arricchiscono le mafie che hanno fatto delle attività “ ecologiche” una delle loro principali attività, ovviamente gestita in maniera “ mafiosa” dall’inizio alla fine, dall’aggiudicazione dell’appalto allo smaltimento dei rifiuti che se chiedi dove vanno a finire ti rispondono “ Cosa Nostra”. IL FUTURO E’ AFFARE NOSTRO E TUTTI DOBBIAMO PARTECIPARE.

  • – Gli stati cosiddetti occidentali o sviluppati, quelli delle G di cui parlavamo prima, devono smetterla di fare i moralisti dicendo agli altri cosa fare, quando loro per secoli hanno sfruttato il loro e quello degli altri, consumando, sporcando, distruggendo e ora che è quasi tutto finito vengono a raccontare agli altri che sono rimasti fuori dal godimento di questi beni, che della “torta” non hanno avuto neanche una fettina, che bisogna fare rinunce e limitare i consumi …. Incomincino loro con il dare il buon esempio. DOBBIAMO CONDIVIDERE EQUAMENTE LE RISORSE.

In conclusione, in un mondo che è ormai globale senza possibilità di scampo, dove siamo tutti legati l’uno all’altro (la pandemia ce lo ha dimostrato), nessuno si può chiamare fuori, proprio nessuno, chi ha sfruttato prima e chi vorrebbe farlo adesso. La prospettiva sociale, collettiva, è l’unica che può farcela, con modelli di sviluppo che possono essere si differenziati per rispettare e mantenere il contatto con le nostre origini/radici ma che devono tenere conto di tutti, proprio di tutti altrimenti non ce la faremo. Uniti nel dialogo si vince, divisi si scompare… tutti.

IL CIRCOLO VIRTUOSO DEL RISPETTO.

Claudio Fontana

Presidente Concrete Onlus

Tecnologia e disabilità GIUGNO 2021

Cari lettori, bentornati nella rubrica tecnologia e disabilità

Mi sono già presentato in precedenza, sono Cristian un ragazzo disabili che da diversi mesi lavora a stretto contatto con Concrete Onlus.

Come persona disabile ho sempre avuto difficoltà a scrivere sotto dettatura, per questioni legate ai miei tempi e sopratutto alle mia mobilità. Questo problema risale ai tempi delle scuole elementari, ricordo che all’epoca trovai aiuto e conforto nel figlio di una delle mie insegnanti, che frequentava la mia stessa classe. Ricordo che si dedicò con molta pazienza ad insegnarmi le basi della scrittura su tastiera, grazie al suo prezioso aiuto e l’allenamento che portai avanti negli anni, oggi posso affermare di avere raggiunto una notevole dimestichezza con questo strumento, che è di vitale importanza per la mia comunicazione con il mondo esterno.

L’esperienza formativa delle scuole elementari ha fatto nascere un amicizia con il figlio della mia professoressa che tutt’oggi porto avanti, ha fatto nascere anche una passione che ancora oggi mi infuoca, la passione verso il settore informatico. Le mie prime esperienze da amatore dell’informativa risalgono a quanto avevo 10/13 anni, ricordo con piacere la mia prima esperienza di sostituzione componenti Hardware, l’esperienza di maneggiare un vecchio 486, Anche se le mie prime esperienze risalgono al maneggiare un commodore 16 per poi passare finalmente ho il Commodore 64, che usavo anche per giocare e per scrivere semplici formati testuali.

Per poi passare al mio primo PC che funzionava con MS DOS sistema operativo antenato di Windows (Molto diverso da quello che siamo abituati ad utilizzare oggi). Come un bambino in un negozio di caramelle, la mia passione aumentava giorno dopo giorno, la mia voglia di imparare imparare cose nuove ed esplorare un mondo pieno di potenzialità. Sono passati più di 30 anni, ancora oggi questa passione è viva dentro di me.

Oggi le mie attenzioni si sono concentrate principalmente sull’utilizzo di internet, la navigazione, il contenuto, la realizzazione di semplici progetti web, ad oggi sono nel pieno processo formativo e creativo, sono molto motivato e consapevole che si tratta di una formazione continua. Chi si ferma in questo settore è perso.

Da inizio 2021 lavoro ufficialmente per la Cooperativa concrete Onlus, che mi ha permesso di sperimentare il funzionamento del mondo del lavoro e di iniziare un nuovo percorso di crescita professionale.

I miei progetti lavorativi per il futuro prevedono:

  • La realizzazione di un piccolo server casalingo per la gestione di dati e progetti a questo collegati, il progetto futuro sarà quello di estenderlo su una scala maggiore e proporlo all’interno dell’azienda per un aggiornamento iniziale del reparto archivio digitale.
  • Avanzamento nelle conoscenze informatiche relative alla realizzazione di siti web per accrescere il mio livello, nuovi linguaggi di Market e di programmazione.
  • Diventare una risorsa indispensabile all’interno dell’azienda e poter acquisire competenze professionali così da potermi vendere al meglio sul mercato del lavoro.

Spero di riuscire a trasmettere le mie ambizioni future, Sperando di essere di ispirazioni a persone che vivono in condizioni simili alle mia e che magari pensano di non poter riuscire a realizzarsi nella vita. Tutto è possibile, basta crederci!.

Cristian Belluzzo

Siamo abituati a eventi di grande importanza mediatica che si ricorrono e rincorrono da molti anni, come per esempio la notte degli Oscar o dei Golden globe, dove si premiano film e attori, grandi festival musicali che premiano cantanti e le loro canzoni, ogni anno si premiano città che rappresentano al meglio la cultura del paese, e molte altre competizioni come nello sport.

Ma da dieci anni a questa parte, esattamente il 10 maggio 2010 viene organizzato il premio europeo delle città accessibili, assegnato dalla Commissione europea. L’obbiettivo che sta alla base del progetto vuole prima di ogni altra cosa portare una rivoluzione e avanzamento rendendo le città di tutta Europa sempre più accessibili, con un pizzico di competizione che sicuramente crea un incentivo maggiore nel migliorarsi, trattandosi di una competizione in palio ci sono dei fondi destinati alla città vincitrice e naturalmente la menzione d’onore.

Quando possiamo parlare di una città accessibile?, sicuramente ci sono molti fattori che la contraddistinguono. la Commissione europea ha tutto un suo calcolo e parametri per poter sancire il vincitore, fondamentalmente i fattori principali si possono riassumere con quanto segue.

Una città è accessibile quanto
tutti possono facilmente:
• prendere l’autobus o la metropolitana
per andare al lavoro;
• utilizzare le biglietterie automatiche per
acquistare il biglietto;
• muoversi in strada ed entrare negli edifici pubblici;
• ottenere informazioni in un linguaggio comprensibile

E molto altro…

Per maggiori inforazioni sull’iniziativa e sul suo funzionamento nel dettaglio, per visionare lo storico dei vincitori degli anni passati, ma soprattutto di quest’anno, vi lasciamo al sito ufficiale:

https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1141

Ciao a tutti mi chiamo Christian Belluzzo, ho 45 anni è il 28 di dicembre del 2020 Ho iniziato a lavorare presso una cooperativa che si chiama concrete Onlus come programmatore web Dopo anni di corsi test di prove e controprove sono arrivato a 45 anni e ho trovato lavoro.

 lavoro da casa si ma è comunque un lavoro che mi rende soddisfatto felice e contento perché finalmente ho realizzato quello che all’inizio sembrava essere un hobby l’uso dei computer ma soprattutto la programmazione web Finalmente ho trovato qualche ora che mi permette di trovare soddisfazione nei confronti della nostra società e di guadagnarmi in un certo senso del denaro che mi permette di essere in parte autosufficiente.

 mi hanno chiesto scrivere questo articolo da mettere sul nostro blog e ho ritenuto giusto scrivere ciò che mi è capitato alla veneranda età di 45 anni lo so potrebbe sembrare ridicolo ma di solito a 45 anni uno dovrebbe avere già fatto vent’anni di lavoro Io invece con Ieri ho fatto un mese di lavoro esatto Comunque l’importante non è quanto tempo ho lavorato ma questo significa che se una persona ha degli obiettivi e tiene duro prima o poi li raggiungi se insisti chiaro Se ci si lascia andare e ci sia comoda non si raggiunge niente ma se siete nati esiste e se magari ci tiene qualcosa. 

 Sono molto contento che mi sia capitata questa opportunità di quest’anno 2021 dopo un 2020 praticamente disastroso devo dire che negli ultimi mesi del 2020 cioè intendo dire fine novembre e dicembre posso dire per quanto mi riguarda di aver portato a casa Comunque comunque qualcosa di positivo per il fatto di aver trovato una forma di telelavoro in un settore che mi piace e mi consente di sentirmi realizzato e soprattutto soddisfatto dopo 30 anni ho trovato lavoro 

Lo staff di Concrete Onlus

BISOGNA CONTINUARE A VIVERE …. NONOSTANTE TUTTO

Nella vita è necessario prendersi qualche rischio altrimenti non si vive più, non esiste una vita completamente priva di pericoli.

E’ vero bisogna essere previdenti, ma le persone che non escono di casa per paura, anche se cercano di evitare i problemi “esterni” a loro, sicuramente se ne creano altri “interni” alla loro mente.

E’ il tema di questi giorni, cioè fino a che punto le norme di contenimento del Covid19 debbano limitare la libertà individuale e collettiva.

Siamo proprio sicuri che i vari tipi di lock down abbiano un impatto direttamente proporzionale al contenimento e limitazione dei casi positivi al corona Virus?

In tutte le situazioni ci sono dei rischi, importante è prendere delle precauzioni che però non cancellino completamente il soggetto/oggetto che vogliamo preservare:

  • Se vogliamo che i nostri figli crescano sani gli facciamo fare dello sport … ma nella pratica sportiva possono anche farsi male e allora? Niente più sport? No! Li educhiamo a farlo con coscienza.
  • La libertà di stampa può anche offendere qualcuno e allora? Niente più articoli? Niente più stampa? No! Fissiamo delle regole di comportamento che riducano il rischio dell’ offesa ma soprattutto della diffamazione.
  • In molti aspirano ad una vita di coppia e a una famiglia ma ovviamente questo comporta anche rinunce e rischi e allora? Niente più coppia per paura di una rottura? Niente  più famiglia per le delusioni e le sofferenze che possono arrivare dai figli? Niente affatto, ci si prepara, si cresce, ci si educa per essere pronti ad affrontare questo tema …. anche quando le cose vanno male.

Si perché le cose non vanno sembre bene, le cose possono anche andare male.

E allora anche per questo virus, preserviamoci, tuteliamoci ma non limitiamo totalmente la vita! Abituiamo le persone ad educarsi ai comportamenti corretti senza mettere delle proibizioni così totalizzanti che hanno soltanto l’effetto di comprimere la libertà a tal punto che anche i mansueti sono portati a scoppiare. Inoltre non dimentichiamoci che la proibizione è il fattore scatenante di molta violenza, della criminalità, della strumentalizzazione.

Sono in molte le bande criminali e le ideologie totalitarie e reazionarie che aspettano l’occasione per scatenare le loro milizie per impadronirsi del potere ….. non diamo loro occasione di farlo.

Claudio Fontana – Concrete Onlus